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La cappelletta Klebelsberg o Gallstöckl si trova al bivio tra il sentiero per Castel Lamberto e quello per Riscone. Il nome deriva probabilmente dalla famiglia von Gall che nel 1629 rilevò la residenza Teissegg a Ragen di Sopra.

Nell’agosto del 1875 il periodico Pustertaler Bote annunciò che lo Stadtverschönerungsverein (l’associazione pro loco cittadina) aveva costruito un sentiero dal Gallstöckl alla fontanella detta Finsterbrünnl, dove una “bella radura” con tavoli e panchine invitava a riposare.  La cronaca dell’associazione riferisce che la fontanella era “dotata di tubazioni e di una colonna” e che l’area era recintata.

La cappelletta Klebelsberg o Gallstöckl si trova al bivio tra il sentiero per Castel Lamberto e quello per Riscone. Il nome deriva probabilmente dalla famiglia von Gall che nel 1629 rilevò la residenza Teissegg a Ragen di Sopra.

Nell’agosto del 1875 il periodico Pustertaler Bote annunciò che lo Stadtverschönerungsverein (l’associazione pro loco cittadina) aveva costruito un sentiero dal Gallstöckl alla fontanella detta Finsterbrünnl, dove una “bella radura” con tavoli e panchine invitava a riposare.  La cronaca dell’associazione riferisce che la fontanella era “dotata di tubazioni e di una colonna” e che l’area era recintata.

Lo Stadtverschönerungsverein fondato nel 1870 s’impegnò a riparare i sentieri sul Monte Spalliera, nel boschetto chiamato “Klebelsberg Waldele” e verso Castel Lamberto. Ben presto una rete di sentieri con panchine e prese di sorgenti coprì l’area oggi conosciuta come “Sternwaldele“.

Come segnavia servivano spesso riferimenti paesaggistici esistenti, come il Gallstöckl. Cappelle, edicole e croci di via erano presenti quasi ovunque ed erano da secoli luoghi di protezione divina e di preghiera.

Anche le croci sommitali, erette sempre più spesso alla fine del XIX secolo, avevano questa duplice funzione di luoghi di devozione e segnavia. Ad esse si aggiunsero padiglioni, punti di osservazione e cartelli segnaletici, come s’incontrano ancora oggi lungo i sentieri escursionistici.

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Sul punto panoramico Emilienruh a monte di Villa S. Caterina presso Brunico. Fotografia di Hermann Mahl, 1900 circa. Archivio Mahl – dipdruck.